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martedì 30 aprile 2013

Una SPA nella testa

Come ho già avuto modo di spiegare in altri articoli, l’ipnosi è fondamentalmente un profondo stato di rilassamento fisico e mentale, a cui consegue un’attenzione molto focalizzata sull’obiettivo suggerito dall’ipnotista. Riuscire a rilassarsi, quindi, è la base sia dell’ipnosi sia dell’autoipnosi (che approfondirò in un altro articolo).

Rilassare corpo e mente, inoltre, può essere utile in numerose circostanze, a prescindere dall’ipnosi. Rilassarsi può servire per favorire il sonno o per allentare la tensione nervosa, ma è anche un vero toccasana per l’ex fumatore che vuole smorzare serenamente gli eventuali sintomi di astinenza da nicotina. Purtroppo, nello stile di vita moderno, l’arte del rilassamento non viene molto coltivata. Si tende piuttosto ad appaltare il compito di rilassarci a periodi e/o luoghi prestabiliti: le vacanze-relax, il weekend alla SPA, eccetera. Se anche tu gestisci così il tuo rilassamento, sai per esperienza che spesso sortisce effetti parziali o deludenti. Il fatto è che non funzioniamo “ad accumulo”. Non possiamo sperare di “fare il pieno” di relax per cancellare lo stress dei mesi passati e di quelli che verranno. Il segreto è gestire lo stress quotidianamente; vivremo meglio tutti i singoli giorni, compresi quelli che dedicheremo esclusivamente al riposo. Se non prendiamo questa buona abitudine, arriveremo alla SPA stanchi morti e nervosi, per giunta carichi dell’ansia di “doverci rilassare per forza”.

Imparare a rilassarsi è un’arte che regala molte soddisfazioni. Sapersi rilassare vuol dire avere la SPA nella nostra testa, sempre a portata di mano. Tutti i metodi di rilassamento psicofisico si basano sul principio che rilassare il corpo equivale a rilassare la mente e viceversa. Il rilassamento si pratica con gli occhi chiusi e si può fare sia in posizione seduta sia sdraiata. Con un po’ di esercizio ci si riesce a rilassare anche in luoghi rumorosi come sale d’attesa, uffici o luoghi commerciali.



Il metodo del rilassamento corporeo progressivo

Questo metodo utilizza la mente per rilassare il corpo, rafforzando di conseguenza il rilassamento mentale. Se sei amante dei massaggi avrai sperimentato come un semplice rilassamento “meccanico” dei muscoli possa generare un piacevole effetto calmante sulla psiche; ci sono persone, tra le quali mi includo, che sono capacissime di addormentarsi sotto le mani di un bravo massaggiatore. Il rilassamento corporeo progressivo agisce allentando la tensione muscolare dei vari distretti corporei, in sequenza. Si può scegliere di iniziare la sequenza a partire dalla testa o dai piedi; è una questione di preferenza personale. Il rilassamento può essere guidato dal semplice pensiero di “rilassare” una determinata parte o fare ricorso a metafore. Ecco un esempio di metafore efficaci; puoi individuare quella che maggiormente soddisfa i tuoi gusti.

Immagina di essere un palloncino che si sta sgonfiando lentamente da un piccolo foro. Il palloncino ha la forma del tuo corpo; man mano che una parte si sgonfia, si rilassa sempre di più. Il ritmo dello sgonfiaggio segue quello del tuo respiro: ad ogni espirazione, la parte che stai rilassando si sgonfia un po’ di più.

Immagina di essere sulla rampa di ingresso di una bellissima piscina termale, colma di acqua tiepida. Il contatto con l’acqua rilassa dolcemente le parti del corpo che si immergono. Inizia con un piede, poi con l’altro e, piano piano, avanzando lungo la rampa, immergi tutto il corpo fino alla testa.

Immagina che il tuo corpo sia un grande vaso di cristallo, nel quale viene versato un liquido dolce e tiepido. Le parti del corpo si rilassano man mano che si riempiono di questo fluido.

Immagina di trovarti su un lettino da massaggio in una bellissima SPA. La persona che si occupa di te inizia a sciogliere e massaggiare con olio profumato le varie parti del corpo.

Puoi creare con l’immaginazione altre situazioni efficaci e tarate sui tuoi gusti. È importante che vi sia una sequenza prestabilita delle parti corporee, in modo da non dimenticare alcun distretto.

Una variante di questa tecnica prevede di contrarre con forza i muscoli prima di rilassarli, in modo da averne una piena percezione. In pratica, si tratta di “indurire” la parte per qualche secondo e poi di “lasciarla andare”. Se il rilassamento avviene in posizione sdraiata, si possono tendere gli arti verso l’alto per qualche istante e poi lasciarli cadere rilasciando la muscolatura.

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