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martedì 30 aprile 2013

Una SPA nella testa

Come ho già avuto modo di spiegare in altri articoli, l’ipnosi è fondamentalmente un profondo stato di rilassamento fisico e mentale, a cui consegue un’attenzione molto focalizzata sull’obiettivo suggerito dall’ipnotista. Riuscire a rilassarsi, quindi, è la base sia dell’ipnosi sia dell’autoipnosi (che approfondirò in un altro articolo).

Rilassare corpo e mente, inoltre, può essere utile in numerose circostanze, a prescindere dall’ipnosi. Rilassarsi può servire per favorire il sonno o per allentare la tensione nervosa, ma è anche un vero toccasana per l’ex fumatore che vuole smorzare serenamente gli eventuali sintomi di astinenza da nicotina. Purtroppo, nello stile di vita moderno, l’arte del rilassamento non viene molto coltivata. Si tende piuttosto ad appaltare il compito di rilassarci a periodi e/o luoghi prestabiliti: le vacanze-relax, il weekend alla SPA, eccetera. Se anche tu gestisci così il tuo rilassamento, sai per esperienza che spesso sortisce effetti parziali o deludenti. Il fatto è che non funzioniamo “ad accumulo”. Non possiamo sperare di “fare il pieno” di relax per cancellare lo stress dei mesi passati e di quelli che verranno. Il segreto è gestire lo stress quotidianamente; vivremo meglio tutti i singoli giorni, compresi quelli che dedicheremo esclusivamente al riposo. Se non prendiamo questa buona abitudine, arriveremo alla SPA stanchi morti e nervosi, per giunta carichi dell’ansia di “doverci rilassare per forza”.

Imparare a rilassarsi è un’arte che regala molte soddisfazioni. Sapersi rilassare vuol dire avere la SPA nella nostra testa, sempre a portata di mano. Tutti i metodi di rilassamento psicofisico si basano sul principio che rilassare il corpo equivale a rilassare la mente e viceversa. Il rilassamento si pratica con gli occhi chiusi e si può fare sia in posizione seduta sia sdraiata. Con un po’ di esercizio ci si riesce a rilassare anche in luoghi rumorosi come sale d’attesa, uffici o luoghi commerciali.



Il metodo del rilassamento corporeo progressivo

Questo metodo utilizza la mente per rilassare il corpo, rafforzando di conseguenza il rilassamento mentale. Se sei amante dei massaggi avrai sperimentato come un semplice rilassamento “meccanico” dei muscoli possa generare un piacevole effetto calmante sulla psiche; ci sono persone, tra le quali mi includo, che sono capacissime di addormentarsi sotto le mani di un bravo massaggiatore. Il rilassamento corporeo progressivo agisce allentando la tensione muscolare dei vari distretti corporei, in sequenza. Si può scegliere di iniziare la sequenza a partire dalla testa o dai piedi; è una questione di preferenza personale. Il rilassamento può essere guidato dal semplice pensiero di “rilassare” una determinata parte o fare ricorso a metafore. Ecco un esempio di metafore efficaci; puoi individuare quella che maggiormente soddisfa i tuoi gusti.

Immagina di essere un palloncino che si sta sgonfiando lentamente da un piccolo foro. Il palloncino ha la forma del tuo corpo; man mano che una parte si sgonfia, si rilassa sempre di più. Il ritmo dello sgonfiaggio segue quello del tuo respiro: ad ogni espirazione, la parte che stai rilassando si sgonfia un po’ di più.

Immagina di essere sulla rampa di ingresso di una bellissima piscina termale, colma di acqua tiepida. Il contatto con l’acqua rilassa dolcemente le parti del corpo che si immergono. Inizia con un piede, poi con l’altro e, piano piano, avanzando lungo la rampa, immergi tutto il corpo fino alla testa.

Immagina che il tuo corpo sia un grande vaso di cristallo, nel quale viene versato un liquido dolce e tiepido. Le parti del corpo si rilassano man mano che si riempiono di questo fluido.

Immagina di trovarti su un lettino da massaggio in una bellissima SPA. La persona che si occupa di te inizia a sciogliere e massaggiare con olio profumato le varie parti del corpo.

Puoi creare con l’immaginazione altre situazioni efficaci e tarate sui tuoi gusti. È importante che vi sia una sequenza prestabilita delle parti corporee, in modo da non dimenticare alcun distretto.

Una variante di questa tecnica prevede di contrarre con forza i muscoli prima di rilassarli, in modo da averne una piena percezione. In pratica, si tratta di “indurire” la parte per qualche secondo e poi di “lasciarla andare”. Se il rilassamento avviene in posizione sdraiata, si possono tendere gli arti verso l’alto per qualche istante e poi lasciarli cadere rilasciando la muscolatura.

Una SPA nella testa

Come ho già avuto modo di spiegare in altri articoli, l’ipnosi è fondamentalmente un profondo stato di rilassamento fisico e mentale, a cui consegue un’attenzione molto focalizzata sull’obiettivo suggerito dall’ipnotista. Riuscire a rilassarsi, quindi, è la base sia dell’ipnosi sia dell’autoipnosi (che approfondirò in un altro articolo).

Rilassare corpo e mente, inoltre, può essere utile in numerose circostanze, a prescindere dall’ipnosi. Rilassarsi può servire per favorire il sonno o per allentare la tensione nervosa, ma è anche un vero toccasana per l’ex fumatore che vuole smorzare serenamente gli eventuali sintomi di astinenza da nicotina. Purtroppo, nello stile di vita moderno, l’arte del rilassamento non viene molto coltivata. Si tende piuttosto ad appaltare il compito di rilassarci a periodi e/o luoghi prestabiliti: le vacanze-relax, il weekend alla SPA, eccetera. Se anche tu gestisci così il tuo rilassamento, sai per esperienza che spesso sortisce effetti parziali o deludenti. Il fatto è che non funzioniamo “ad accumulo”. Non possiamo sperare di “fare il pieno” di relax per cancellare lo stress dei mesi passati e di quelli che verranno. Il segreto è gestire lo stress quotidianamente; vivremo meglio tutti i singoli giorni, compresi quelli che dedicheremo esclusivamente al riposo. Se non prendiamo questa buona abitudine, arriveremo alla SPA stanchi morti e nervosi, per giunta carichi dell’ansia di “doverci rilassare per forza”.

Imparare a rilassarsi è un’arte che regala molte soddisfazioni. Sapersi rilassare vuol dire avere la SPA nella nostra testa, sempre a portata di mano. Tutti i metodi di rilassamento psicofisico si basano sul principio che rilassare il corpo equivale a rilassare la mente e viceversa. Il rilassamento si pratica con gli occhi chiusi e si può fare sia in posizione seduta sia sdraiata. Con un po’ di esercizio ci si riesce a rilassare anche in luoghi rumorosi come sale d’attesa, uffici o luoghi commerciali.



Il metodo del rilassamento corporeo progressivo

Questo metodo utilizza la mente per rilassare il corpo, rafforzando di conseguenza il rilassamento mentale. Se sei amante dei massaggi avrai sperimentato come un semplice rilassamento “meccanico” dei muscoli possa generare un piacevole effetto calmante sulla psiche; ci sono persone, tra le quali mi includo, che sono capacissime di addormentarsi sotto le mani di un bravo massaggiatore. Il rilassamento corporeo progressivo agisce allentando la tensione muscolare dei vari distretti corporei, in sequenza. Si può scegliere di iniziare la sequenza a partire dalla testa o dai piedi; è una questione di preferenza personale. Il rilassamento può essere guidato dal semplice pensiero di “rilassare” una determinata parte o fare ricorso a metafore. Ecco un esempio di metafore efficaci; puoi individuare quella che maggiormente soddisfa i tuoi gusti.

Immagina di essere un palloncino che si sta sgonfiando lentamente da un piccolo foro. Il palloncino ha la forma del tuo corpo; man mano che una parte si sgonfia, si rilassa sempre di più. Il ritmo dello sgonfiaggio segue quello del tuo respiro: ad ogni espirazione, la parte che stai rilassando si sgonfia un po’ di più.

Immagina di essere sulla rampa di ingresso di una bellissima piscina termale, colma di acqua tiepida. Il contatto con l’acqua rilassa dolcemente le parti del corpo che si immergono. Inizia con un piede, poi con l’altro e, piano piano, avanzando lungo la rampa, immergi tutto il corpo fino alla testa.

Immagina che il tuo corpo sia un grande vaso di cristallo, nel quale viene versato un liquido dolce e tiepido. Le parti del corpo si rilassano man mano che si riempiono di questo fluido.

Immagina di trovarti su un lettino da massaggio in una bellissima SPA. La persona che si occupa di te inizia a sciogliere e massaggiare con olio profumato le varie parti del corpo.

Puoi creare con l’immaginazione altre situazioni efficaci e tarate sui tuoi gusti. È importante che vi sia una sequenza prestabilita delle parti corporee, in modo da non dimenticare alcun distretto.

Una variante di questa tecnica prevede di contrarre con forza i muscoli prima di rilassarli, in modo da averne una piena percezione. In pratica, si tratta di “indurire” la parte per qualche secondo e poi di “lasciarla andare”. Se il rilassamento avviene in posizione sdraiata, si possono tendere gli arti verso l’alto per qualche istante e poi lasciarli cadere rilasciando la muscolatura.

lunedì 29 aprile 2013

L'attrazione

Nella seduzione, l’attrazione è quel sentimento, corredato da una serie di sensazioni, che ci porta a desiderare un’altra persona.

Perché esiste l’attrazione?
L’attrazione esiste per farci riprodurre: è il meccanismo che la natura ci ha donato per perpetuare la specie.

Se donna e uomo non si sentissero attratti l’uno dell’altra non ci sarebbe prole, e quindi la specie finirebbe.

Cosa determina se siamo o non sia attratti da una persona?

In linea generale, siamo attratti da persone che hanno un alto valore di riproduzione e\o di sopravvivenza.

Quindi siamo attratti da :

1. quei caratteri che ci indichino che stando con una determinata persona la nostra sopravvivenza (e quella della nostra prole) sarà favorita

2. quei caratteri che ci indichino che una persona ha dei “buoni” geni e di conseguenza avendo dei figli con la persona stessa, ci sono buone probabilità che questi suoi “buoni” geni siano passati a loro, e che tramite l’educazione apprendano altre buone qualità.

Ad esempio: un uomo sicuro di sé risulta attraente agli occhi di una donna.

A livello di sopravvivenza, un uomo sicuro avrà più capacità di leadership e più capacità di raggiungere i propri obiettivi, non lasciandosi scoraggiare alle prime avversità. Questo favorirà la sopravvivenza della donna e la sopravvivenza della prole.

A livello di riproduzione, un uomo sicuro passerà determinati geni ai suoi figli ma soprattutto gli insegnerà, consciamente o inconsciamente, ad avere questa caratteristica, e questo a sua volt favorirà la loro sopravvivenza.

Ricorda che quando si trattano questi concetti bisogna fare un salto indietro nel passato, fino all’epoca primitiva. La parte del nostro cervello adibita alla riproduzione è rimasta praticamente immutata da allora, quindi veniamo ancora attratti da caratteristiche che oggigiorno non sono poi così importanti.

Ad esempio, una donna viene attratta da un uomo che abbia la capacità di proteggerla, ma nel mondo occidentale non ci sono animali feroci! La protezione è per la maggior parte garantita dalle istituzioni… ma questo la sua “parte riproduttiva” non lo sa.

Ma donne e uomini provano attrazione allo stesso modo?

L’attrazione femminile è uguale a quella maschile?
No e sì, una cosa però è sicura: provano attrazione per motivi un po’ diversi.

Un uomo si sente attratto, soprattutto all’inizio, da determinate caratteristiche fisiche, poi ovviamente anche da quelle psicologiche.

Per un uomo l’attrazione fisica è condizione sufficiente per andare a letto con una donna.

Una donna, d’altro canto, si sente attratta soprattutto (ma non solo) da caratteristiche comportamentali.

Per una donna l’attrazione fisica è condizione necessaria ma non sufficiente per andare a letto con un uomo.

Attenzione: provare attrazione fisica non vuol dire essere attratti dalla bellezza, soprattutto per una donna. Una donna viene attratta fisicamente da un uomo grazie soprattutto alla sua subcomunicazione (a riguardo leggi l’articlo “Attrazione fisica e bellezza sono collegate?“).

La bellezza conta fino a un certo punto, quando mi chiedono se la bellezza sia importante spesso rispondo: “Pensa che una donna ti sceglie in base a determinate caratteristiche di sopravvivenza e riproduzione, la bellezza certo può aiutare ma non pensi che per garantire sopravvivenza e riproduzione le caratteristiche veramente importanti siano altre?”

(Sì sono altre, e faccio un’altra precisazione: più che essere belli è importante dare un’immagine di salute ed igiene.)

Detto questo, puntualizziamo alcuni aspetti.

In primo luogo: si deve stare attenti a non fare confusione.Ora sto parlando di attrazione, che è una fasi della seduzione, è ovvio che in un rapporto serve molto di più. In altre parole, è la condizione necessaria ma non sufficiente alla seduzione. L’attrazione è un sentimento che se non viene supportato dal rapport ha molta probabilità di svanire.

In secondo luogo: i modelli culturali influiscono sulle caratteristiche che sono considerate attrattive.Basti pensare a tutti i cambiamenti nel modo di vestire e truccarsi che ci sono stati nei secoli, o per non andare troppo indietro nel tempo, alla predilezione, così forte ai giorni nostri, per le donne molto magre, qualche cosa di incomprensibile in altre epoche dove essere in carne era segno di salute.

Perché i modelli culturali influiscono?

Perché l’uomo è un animale sociale, e se una persona si rispetta gli standard di un determinato gruppo sociale avrà maggiori possibilità di essere accettato, e magari di avere una posizione di leader. Nella nostra epoca infatti le modelle sono pagate bene e hanno posizioni socialmente elevate.

In terzo luogo : si devono tener presente le variazioni psicologiche e genetiche. Non tutti siamo attratti dalle stesse cose, per questo motivo si deve distinguere tra i caratteri che generalmente provocano attrazione (es. bellezze per le donne e dominanza per gli uomini) e i caratteri che generano attrazione solo in certe persone.

Ad esempio, una donna può preferire un uomo che abbia un comportano specifico in una determinata situazione. Dato che le situazioni sono infinite, anche queste caratteristiche saranno infinite.

Non conoscere preventivamente queste caratteristiche (non abbiamo la telepatia), quando andiamo a sedurre una donna ci concentriamo su quelle caratteristiche generali che attraggono il maggior numero di donne: ad esempio la sicurezza, la dominanza, la positività, il carisma, l’intelligenza sociale ecc. ecc.

Poi, conoscendola, potremo anche mostrare quelle caratteristiche a cui è più sensibile, sempre che non siano in contrasto con noi stessi.



- – -
Altre lingue?




L'attrazione

Nella seduzione, l’attrazione è quel sentimento, corredato da una serie di sensazioni, che ci porta a desiderare un’altra persona.

Perché esiste l’attrazione?
L’attrazione esiste per farci riprodurre: è il meccanismo che la natura ci ha donato per perpetuare la specie.

Se donna e uomo non si sentissero attratti l’uno dell’altra non ci sarebbe prole, e quindi la specie finirebbe.

Cosa determina se siamo o non sia attratti da una persona?

In linea generale, siamo attratti da persone che hanno un alto valore di riproduzione e\o di sopravvivenza.

Quindi siamo attratti da :

1. quei caratteri che ci indichino che stando con una determinata persona la nostra sopravvivenza (e quella della nostra prole) sarà favorita

2. quei caratteri che ci indichino che una persona ha dei “buoni” geni e di conseguenza avendo dei figli con la persona stessa, ci sono buone probabilità che questi suoi “buoni” geni siano passati a loro, e che tramite l’educazione apprendano altre buone qualità.

Ad esempio: un uomo sicuro di sé risulta attraente agli occhi di una donna.

A livello di sopravvivenza, un uomo sicuro avrà più capacità di leadership e più capacità di raggiungere i propri obiettivi, non lasciandosi scoraggiare alle prime avversità. Questo favorirà la sopravvivenza della donna e la sopravvivenza della prole.

A livello di riproduzione, un uomo sicuro passerà determinati geni ai suoi figli ma soprattutto gli insegnerà, consciamente o inconsciamente, ad avere questa caratteristica, e questo a sua volt favorirà la loro sopravvivenza.

Ricorda che quando si trattano questi concetti bisogna fare un salto indietro nel passato, fino all’epoca primitiva. La parte del nostro cervello adibita alla riproduzione è rimasta praticamente immutata da allora, quindi veniamo ancora attratti da caratteristiche che oggigiorno non sono poi così importanti.

Ad esempio, una donna viene attratta da un uomo che abbia la capacità di proteggerla, ma nel mondo occidentale non ci sono animali feroci! La protezione è per la maggior parte garantita dalle istituzioni… ma questo la sua “parte riproduttiva” non lo sa.

Ma donne e uomini provano attrazione allo stesso modo?

L’attrazione femminile è uguale a quella maschile?
No e sì, una cosa però è sicura: provano attrazione per motivi un po’ diversi.

Un uomo si sente attratto, soprattutto all’inizio, da determinate caratteristiche fisiche, poi ovviamente anche da quelle psicologiche.

Per un uomo l’attrazione fisica è condizione sufficiente per andare a letto con una donna.

Una donna, d’altro canto, si sente attratta soprattutto (ma non solo) da caratteristiche comportamentali.

Per una donna l’attrazione fisica è condizione necessaria ma non sufficiente per andare a letto con un uomo.

Attenzione: provare attrazione fisica non vuol dire essere attratti dalla bellezza, soprattutto per una donna. Una donna viene attratta fisicamente da un uomo grazie soprattutto alla sua subcomunicazione (a riguardo leggi l’articlo “Attrazione fisica e bellezza sono collegate?“).

La bellezza conta fino a un certo punto, quando mi chiedono se la bellezza sia importante spesso rispondo: “Pensa che una donna ti sceglie in base a determinate caratteristiche di sopravvivenza e riproduzione, la bellezza certo può aiutare ma non pensi che per garantire sopravvivenza e riproduzione le caratteristiche veramente importanti siano altre?”

(Sì sono altre, e faccio un’altra precisazione: più che essere belli è importante dare un’immagine di salute ed igiene.)

Detto questo, puntualizziamo alcuni aspetti.

In primo luogo: si deve stare attenti a non fare confusione.Ora sto parlando di attrazione, che è una fasi della seduzione, è ovvio che in un rapporto serve molto di più. In altre parole, è la condizione necessaria ma non sufficiente alla seduzione. L’attrazione è un sentimento che se non viene supportato dal rapport ha molta probabilità di svanire.

In secondo luogo: i modelli culturali influiscono sulle caratteristiche che sono considerate attrattive.Basti pensare a tutti i cambiamenti nel modo di vestire e truccarsi che ci sono stati nei secoli, o per non andare troppo indietro nel tempo, alla predilezione, così forte ai giorni nostri, per le donne molto magre, qualche cosa di incomprensibile in altre epoche dove essere in carne era segno di salute.

Perché i modelli culturali influiscono?

Perché l’uomo è un animale sociale, e se una persona si rispetta gli standard di un determinato gruppo sociale avrà maggiori possibilità di essere accettato, e magari di avere una posizione di leader. Nella nostra epoca infatti le modelle sono pagate bene e hanno posizioni socialmente elevate.

In terzo luogo : si devono tener presente le variazioni psicologiche e genetiche. Non tutti siamo attratti dalle stesse cose, per questo motivo si deve distinguere tra i caratteri che generalmente provocano attrazione (es. bellezze per le donne e dominanza per gli uomini) e i caratteri che generano attrazione solo in certe persone.

Ad esempio, una donna può preferire un uomo che abbia un comportano specifico in una determinata situazione. Dato che le situazioni sono infinite, anche queste caratteristiche saranno infinite.

Non conoscere preventivamente queste caratteristiche (non abbiamo la telepatia), quando andiamo a sedurre una donna ci concentriamo su quelle caratteristiche generali che attraggono il maggior numero di donne: ad esempio la sicurezza, la dominanza, la positività, il carisma, l’intelligenza sociale ecc. ecc.

Poi, conoscendola, potremo anche mostrare quelle caratteristiche a cui è più sensibile, sempre che non siano in contrasto con noi stessi.



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Altre lingue?




La vita non è come dovrebbe essere...

...è semplicemente ciò che è!

Questa è una frase che pronunciò Virginia Satir, famosa professionista nel campo della terapia della famiglia ed a cui si ispirò Richard Bandler e John Grinder nei loro studi che portarono poi alla nascita della PNL.

La vita non è ciò che vorremmo che sia, la vita non è facile come vorremmo a volte, la vita non va esattamente come vorremmo che vada, la vita semplicemente...è! È così.

Quello che realmente conta è la nostra reazione ad essa, come scegliamo di comportarci in base a ciò che la vita ci mette davanti.
"Non possiamo controllare tutto, ma di sicuro possiamo controllare la nostra reazione ad ogni singola cosa", e questo determinerà sempre il nostro,stato d'animo e di conseguenza la nostra qualità di vita.

Nella vita fondamentalmente le cose e situazioni si possono inquadrare in 3 macro-categorie:

1- le cose che possiamo gestire e influenzare
2- le cose che non possiamo gestire ma che possiamo influenzare
3- le cose che non possiamo né gestire e né influenzare

Le cose che accadono e su cui non abbiamo controllo rientrano nella terza categoria, qui dobbiamo sforzarci di focalizzarci sulla nostra reazione alle cose di zona 3, e la nostra vita ne trarrà giovamento e serenità.

Buona vita a tutti

La vita non è come dovrebbe essere...

...è semplicemente ciò che è!

Questa è una frase che pronunciò Virginia Satir, famosa professionista nel campo della terapia della famiglia ed a cui si ispirò Richard Bandler e John Grinder nei loro studi che portarono poi alla nascita della PNL.

La vita non è ciò che vorremmo che sia, la vita non è facile come vorremmo a volte, la vita non va esattamente come vorremmo che vada, la vita semplicemente...è! È così.

Quello che realmente conta è la nostra reazione ad essa, come scegliamo di comportarci in base a ciò che la vita ci mette davanti.
"Non possiamo controllare tutto, ma di sicuro possiamo controllare la nostra reazione ad ogni singola cosa", e questo determinerà sempre il nostro,stato d'animo e di conseguenza la nostra qualità di vita.

Nella vita fondamentalmente le cose e situazioni si possono inquadrare in 3 macro-categorie:

1- le cose che possiamo gestire e influenzare
2- le cose che non possiamo gestire ma che possiamo influenzare
3- le cose che non possiamo né gestire e né influenzare

Le cose che accadono e su cui non abbiamo controllo rientrano nella terza categoria, qui dobbiamo sforzarci di focalizzarci sulla nostra reazione alle cose di zona 3, e la nostra vita ne trarrà giovamento e serenità.

Buona vita a tutti

domenica 28 aprile 2013

Come far capire ad una donna di non essere amico

MAI PIU’ ZONA AMICIZIA! 20 modi per non sentirti più dire “Siamo troppo amici”




Stufo di avere una fissazione per un’amica che non ti vuole? Stufo di sentirti dire dalle donne: “Non posso, siamo troppo amici”?

Bene, il fatto che tu sia stufo è positivo, vuol dire che hai voglia di cambiare la situazione e capire come rimorchiare una ragazza, e adesso ti spiego come fare.


leggi questo articolo che è specifico per il caso “zona amicizia”.

Ahahah !

Ecco qui come agire, bada però: i consigli si riferiscono al conoscere da zero una ragazza. Il conquistare un’amica che hai da tempo, è un discorso più complicato, di cui parlo in questo articolo sul come conquistare un’amica.

Per ora segui questi punti la prossima volta che conosci una donna che ti piace.

In questo articolo li elenco e li spiego velocemente, poi ne parlo meglio un argomento alla volta così da spiegare cosa fare nella pratica, che è la cosa più importante.



Cominciamo:

1. Flirta

Inizia a flirtare fin da subito, non aspettare che inizi lei. L’uomo deve essere colui che dirige i giochi. Con una donna puoi essere due cose: amico o amante (escludendo i parenti ed i colleghi ovviamente). Se non inizi a creare attrazione per mezzo di un clima ammiccante ti ritroverai con un bel “siamo troppo amici”.

2. Crea tensione

Pian piano, genera quel clima di sottile eccitazione. Guardala per più tempo negli occhi, sorridi in un certo modo ecc. ecc.

Quando hai un’amicizia con una donna di sicuro non c’è tensione tra di voi giusto? Per questo motivo se non vuoi più finire in zona amicizia la tensione va creata.

3. Non trattarla come se fosse superiore a te

Le donne NON vogliono essere messe un piedistallo. Vogliono un uomo che sappia guidarle (ma non sottometterle ovviamente).

Devi essere deciso, non maschilista, ma allo stesso tempo evita di agire come la maggior parte degli uomini, evita di trattare le donne che esseri superiori!

4. Non trattarla come se ti dovesse “dare qualche cosa”…

Il rapporto deve essere un reciproco scambio di valore. Sia che si parli di solo sesso, sia che si crei una relazione vera e propria.

E’ molto comune la frase “Me l’ha data!”, questo sottintende che lei dia qualche cosa a te e non viceversa, come se tu dovessi fare qualche trucco particolare per avere qualche cosa.

La seduzione è un dare e ricevere valore, non un ricevere e basta.

5. Sii gentile solo se se lo merita

Quando due persone sono reciprocamente gentili allora va bene, ma spesso capita che gli uomini per conquistare una donna esagerino con le carinerie.

Se lei si comporta male non correrle dietro, se non è gentile con te perché tu dovresti esserlo con lei?! Non ti far mettere sotto!

6. Dosa la galanteria

La galanteria va benissimo solo DOPO che lei ha iniziato a vederti come possibile partner, prima è molto pericolosa perché sembra che tu faccia gesti galanti per elemosinare la sua approvazione.

Sai quanti uomini lo fanno? Sai quanti uomini tentano di sedurla facendo “i carini”. Tanti tanti tanti! Se proprio vuoi fare gesti galanti, falli insieme con una certa dose di sicurezza, così che lei percepisca il contrasto tra il tuo lato tenero e il tuo lato deciso.

7. Non fare regali fino a quando non è scattata la scintilla

I regali e le carinerie vanno benissimo DOPO che lei ti ha iniziato a vedere come una possibile partner, altrimenti sei solo uno delle decine di persone che le fa regali ed è supergentile solo perché pensa di “comprare” i suoi sentimenti.

Pensa che ci sono perfino donne che si tengono degli “amici” solo perché sanno che ogni tanto questi fanno loro dei regali per tentare di conquistarle.

8. Sii deciso!

Ognuno di noi dentro di sé ha ciò che io definisco energia maschile, basta solo tirarla fuori. Ripeto: sii deciso ma non maschilista, cioè sicuro di te ma con pieno rispetto per lei.

9. Non ti svendere

Non essere disposto a tutto per conquistarla. Mantieni alto il tuo valore ai suoi occhi.

10. Crea un’immagine di abbondanza

Agisci come una persona che ha delle opzioni in fatto di donne, come una persona che può scegliere con chi stare. Non farla sentire come l’unica possibilità per te.

Capiamoci: creare un’immagine di abbondanza non è una finta, è anche e soprattutto un modo di condizionare te stesso a creare nella tua vita un’abbondanza in fatto di donne.

11. Non essere d’accordo con ogni cosa che dice

Hai le tue idee? Falle valere! Questo non significa litigare, significa solo non tentare di entrare nelle sue grazie rispondendo ad ogni cosa: “Si, hai ragione”.

Pensi che una donna non si accorga se ti fingi interessato e le dai ragione solo per conquistarla?! Se ne accorge eccome e perde subito attrazione.

12. Non cercare per forza punti in comune

Va bene avere delle cose in comune, ma non il cercarle ossessivamente, se non ti piace qualche cosa dillo!

13. Baciala il prima possibile

Più aspetti a baciarla più lei penserà che non hai le palle per farlo e ti metterà nella zona amicizia.

Ci sono uomini che aspettano mesi per dare il primo bacio: nulla di più sbagliato!

14. Non giustificarti per come sei fatto

Se ti fa notare determinate cose di te che non le piacciono, non cominciare con la solite frasi di scuse da cagnolino bastonato.

Se effettivamente sei in errore scusati, ma fallo con dignità: lo apprezzerà di sicuro.

15. Non lasciare che ti parli dei ragazzi che le piacciono

Se lo fai, diventi il suo confessore, quindi il suo amico. Se prova a tirare fuori il discorso taglialo immediatamente.

Ripeto: non sei il suo confessore, se ti parla per ore dei ragazzi che le piacciono è un segnale d’allarme!

16. Impegnati per averla ma non mostrarlo troppo

Non devi essere sempre a puntino quando c’è lei, non devi essere perfetto per forza. Le donne hanno il radar per questo genere di cose, hanno un intuito fuori dal comune.

Se tenti sempre di essere “di più” per lei, lei lo sentirà di sicuro.

17. Sfottila amorevolmente

Un po’ di sana presa per il culo, fatta con garbo, fa ridere entrambi e mostra che non la vedi come superiore a te.

Attenzione però: non esagerare, vi dovete divertire tutti e due.

18. Crea contatto fisico

Inizia facendo un contatto molto lieve e di sfuggita, poi sempre di più fino ad arrivare inevitabilmente al bacio.

Il contatto fisico deve essere crescente così da arrivare al bacio in modo naturale.

19. Non vergognarti dei tuoi scopi

Sei un uomo, ti piace una donna. Il tuo scopo è, tra le altre cose, portartela a letto. Sii fiero dei tuoi bisogni, sono sani e naturali.

20. Non fare troppo il bravo ragazzo

Sii gentile solo il giusto, non pensare che fare il bravo ragazzo serva a conquistare una donna.

Fare troppo il bravo ragazzo è uno degli errori fondamentali con le donne.


Come far capire ad una donna di non essere amico

MAI PIU’ ZONA AMICIZIA! 20 modi per non sentirti più dire “Siamo troppo amici”




Stufo di avere una fissazione per un’amica che non ti vuole? Stufo di sentirti dire dalle donne: “Non posso, siamo troppo amici”?

Bene, il fatto che tu sia stufo è positivo, vuol dire che hai voglia di cambiare la situazione e capire come rimorchiare una ragazza, e adesso ti spiego come fare.


leggi questo articolo che è specifico per il caso “zona amicizia”.

Ahahah !

Ecco qui come agire, bada però: i consigli si riferiscono al conoscere da zero una ragazza. Il conquistare un’amica che hai da tempo, è un discorso più complicato, di cui parlo in questo articolo sul come conquistare un’amica.

Per ora segui questi punti la prossima volta che conosci una donna che ti piace.

In questo articolo li elenco e li spiego velocemente, poi ne parlo meglio un argomento alla volta così da spiegare cosa fare nella pratica, che è la cosa più importante.



Cominciamo:

1. Flirta

Inizia a flirtare fin da subito, non aspettare che inizi lei. L’uomo deve essere colui che dirige i giochi. Con una donna puoi essere due cose: amico o amante (escludendo i parenti ed i colleghi ovviamente). Se non inizi a creare attrazione per mezzo di un clima ammiccante ti ritroverai con un bel “siamo troppo amici”.

2. Crea tensione

Pian piano, genera quel clima di sottile eccitazione. Guardala per più tempo negli occhi, sorridi in un certo modo ecc. ecc.

Quando hai un’amicizia con una donna di sicuro non c’è tensione tra di voi giusto? Per questo motivo se non vuoi più finire in zona amicizia la tensione va creata.

3. Non trattarla come se fosse superiore a te

Le donne NON vogliono essere messe un piedistallo. Vogliono un uomo che sappia guidarle (ma non sottometterle ovviamente).

Devi essere deciso, non maschilista, ma allo stesso tempo evita di agire come la maggior parte degli uomini, evita di trattare le donne che esseri superiori!

4. Non trattarla come se ti dovesse “dare qualche cosa”…

Il rapporto deve essere un reciproco scambio di valore. Sia che si parli di solo sesso, sia che si crei una relazione vera e propria.

E’ molto comune la frase “Me l’ha data!”, questo sottintende che lei dia qualche cosa a te e non viceversa, come se tu dovessi fare qualche trucco particolare per avere qualche cosa.

La seduzione è un dare e ricevere valore, non un ricevere e basta.

5. Sii gentile solo se se lo merita

Quando due persone sono reciprocamente gentili allora va bene, ma spesso capita che gli uomini per conquistare una donna esagerino con le carinerie.

Se lei si comporta male non correrle dietro, se non è gentile con te perché tu dovresti esserlo con lei?! Non ti far mettere sotto!

6. Dosa la galanteria

La galanteria va benissimo solo DOPO che lei ha iniziato a vederti come possibile partner, prima è molto pericolosa perché sembra che tu faccia gesti galanti per elemosinare la sua approvazione.

Sai quanti uomini lo fanno? Sai quanti uomini tentano di sedurla facendo “i carini”. Tanti tanti tanti! Se proprio vuoi fare gesti galanti, falli insieme con una certa dose di sicurezza, così che lei percepisca il contrasto tra il tuo lato tenero e il tuo lato deciso.

7. Non fare regali fino a quando non è scattata la scintilla

I regali e le carinerie vanno benissimo DOPO che lei ti ha iniziato a vedere come una possibile partner, altrimenti sei solo uno delle decine di persone che le fa regali ed è supergentile solo perché pensa di “comprare” i suoi sentimenti.

Pensa che ci sono perfino donne che si tengono degli “amici” solo perché sanno che ogni tanto questi fanno loro dei regali per tentare di conquistarle.

8. Sii deciso!

Ognuno di noi dentro di sé ha ciò che io definisco energia maschile, basta solo tirarla fuori. Ripeto: sii deciso ma non maschilista, cioè sicuro di te ma con pieno rispetto per lei.

9. Non ti svendere

Non essere disposto a tutto per conquistarla. Mantieni alto il tuo valore ai suoi occhi.

10. Crea un’immagine di abbondanza

Agisci come una persona che ha delle opzioni in fatto di donne, come una persona che può scegliere con chi stare. Non farla sentire come l’unica possibilità per te.

Capiamoci: creare un’immagine di abbondanza non è una finta, è anche e soprattutto un modo di condizionare te stesso a creare nella tua vita un’abbondanza in fatto di donne.

11. Non essere d’accordo con ogni cosa che dice

Hai le tue idee? Falle valere! Questo non significa litigare, significa solo non tentare di entrare nelle sue grazie rispondendo ad ogni cosa: “Si, hai ragione”.

Pensi che una donna non si accorga se ti fingi interessato e le dai ragione solo per conquistarla?! Se ne accorge eccome e perde subito attrazione.

12. Non cercare per forza punti in comune

Va bene avere delle cose in comune, ma non il cercarle ossessivamente, se non ti piace qualche cosa dillo!

13. Baciala il prima possibile

Più aspetti a baciarla più lei penserà che non hai le palle per farlo e ti metterà nella zona amicizia.

Ci sono uomini che aspettano mesi per dare il primo bacio: nulla di più sbagliato!

14. Non giustificarti per come sei fatto

Se ti fa notare determinate cose di te che non le piacciono, non cominciare con la solite frasi di scuse da cagnolino bastonato.

Se effettivamente sei in errore scusati, ma fallo con dignità: lo apprezzerà di sicuro.

15. Non lasciare che ti parli dei ragazzi che le piacciono

Se lo fai, diventi il suo confessore, quindi il suo amico. Se prova a tirare fuori il discorso taglialo immediatamente.

Ripeto: non sei il suo confessore, se ti parla per ore dei ragazzi che le piacciono è un segnale d’allarme!

16. Impegnati per averla ma non mostrarlo troppo

Non devi essere sempre a puntino quando c’è lei, non devi essere perfetto per forza. Le donne hanno il radar per questo genere di cose, hanno un intuito fuori dal comune.

Se tenti sempre di essere “di più” per lei, lei lo sentirà di sicuro.

17. Sfottila amorevolmente

Un po’ di sana presa per il culo, fatta con garbo, fa ridere entrambi e mostra che non la vedi come superiore a te.

Attenzione però: non esagerare, vi dovete divertire tutti e due.

18. Crea contatto fisico

Inizia facendo un contatto molto lieve e di sfuggita, poi sempre di più fino ad arrivare inevitabilmente al bacio.

Il contatto fisico deve essere crescente così da arrivare al bacio in modo naturale.

19. Non vergognarti dei tuoi scopi

Sei un uomo, ti piace una donna. Il tuo scopo è, tra le altre cose, portartela a letto. Sii fiero dei tuoi bisogni, sono sani e naturali.

20. Non fare troppo il bravo ragazzo

Sii gentile solo il giusto, non pensare che fare il bravo ragazzo serva a conquistare una donna.

Fare troppo il bravo ragazzo è uno degli errori fondamentali con le donne.


sabato 27 aprile 2013

MENTALISMO:SVELIAMO UN TRUCCO

ECCEZIONALE MENTALISMO

SVELIAMO UN TRUCCO



Come condizionare una persona
a compiere una scelta guidata!

Voglio svelarvi uno dei trucchi utilizzati da Francesco Tesei, il più grande mentalista italiano.

Francesco Tesei Mentalista

Il trucco consiste nel condizionare una persona a compiere una scelta guidata.

Il mentalista mostra tre immagini al pubblico e poi invita una persona a compiere una scelta che sembra casuale, ma che in realtà è il mentalista stesso a dettare.


Ecco spiegato il trucco

F.Tesei: Abbiamo queste immagini qui esposte e lei dovrà scegliere quella che più preferisce. Per fare meglio la sua scelta faccia un passo in avanti cosi potrà vederle meglio.

La scelta che la persona farà sarà la numero 1 perché gli è stato detto di “fare 1 passo in avanti”. Quando il mentalista ha pronunciato la frase, con la sua gestualità ha posto l’accento proprio sul numero 1.

Il gioco prosegue. Il mentalista si rivolge ad un'altra persona del pubblico, dicendole: “Adesso sono rimaste solo due immagini. Scelga quella che preferisce”.

Ancora una volta, variando il tono di voce e la gestualità, Tesei pone l’accendo sul numero 2 mascherandolo nella frase “sono rimaste solo 2 immagini”. In questo modo riesce a comunicare direttamente con la mente inconscia del concorrente.

CONSIDERAZIONE IMPORTANTE
Senza esserne consapevoli, molte volte manipoliamo noi stessi in maniera negativa o lasciamo che siano gli altri a farlo, e questa situazione non è assolutamente tollerabile. 

Comincia subito a capire come funzionano le cose iscrivendoti gratuitamente alla psyco-logica news e ricevere direttamente nella tua email nozioni ed esercizi utili per la tua mente:

MENTALISMO:SVELIAMO UN TRUCCO

ECCEZIONALE MENTALISMO

SVELIAMO UN TRUCCO



Come condizionare una persona
a compiere una scelta guidata!

Voglio svelarvi uno dei trucchi utilizzati da Francesco Tesei, il più grande mentalista italiano.

Francesco Tesei Mentalista

Il trucco consiste nel condizionare una persona a compiere una scelta guidata.

Il mentalista mostra tre immagini al pubblico e poi invita una persona a compiere una scelta che sembra casuale, ma che in realtà è il mentalista stesso a dettare.


Ecco spiegato il trucco

F.Tesei: Abbiamo queste immagini qui esposte e lei dovrà scegliere quella che più preferisce. Per fare meglio la sua scelta faccia un passo in avanti cosi potrà vederle meglio.

La scelta che la persona farà sarà la numero 1 perché gli è stato detto di “fare 1 passo in avanti”. Quando il mentalista ha pronunciato la frase, con la sua gestualità ha posto l’accento proprio sul numero 1.

Il gioco prosegue. Il mentalista si rivolge ad un'altra persona del pubblico, dicendole: “Adesso sono rimaste solo due immagini. Scelga quella che preferisce”.

Ancora una volta, variando il tono di voce e la gestualità, Tesei pone l’accendo sul numero 2 mascherandolo nella frase “sono rimaste solo 2 immagini”. In questo modo riesce a comunicare direttamente con la mente inconscia del concorrente.

CONSIDERAZIONE IMPORTANTE
Senza esserne consapevoli, molte volte manipoliamo noi stessi in maniera negativa o lasciamo che siano gli altri a farlo, e questa situazione non è assolutamente tollerabile. 

Comincia subito a capire come funzionano le cose iscrivendoti gratuitamente alla psyco-logica news e ricevere direttamente nella tua email nozioni ed esercizi utili per la tua mente:

giovedì 25 aprile 2013

GLI ARGOMENTI PER LA MANIPOLAZIONE MENTALE

Perché parlare delle psico-truffe? perché oggi
sono sempre più frequenti, anzi direi che oggi
sono la maggior parte degli inganni a cui si può
andare in contro. Con tutta l'informazione che
abbiamo a disposizione oggi è impossibile
vendere "la fontana di Trevi", ma di certo è
possibile far credere a milioni di italiani che
giocare al lotto sia un investimento.


Sono queste truffe quotidiane che mi interessano
e a cui credo che la maggior parte di noi non sia
preparata. Perché servono strumenti conoscitivi
precisi per farlo. Serve una forma mentis che la
scuola non ci da più, quel senso critico di cui
abbiamo parlato più volte. Lo stesso Rampin ha
scritto un bellissimo libretto su questo è lo ha
chiamato " al gusto di cioccolato"...


...si perché oggi compriamo delle merendine e
siamo convinti che sia del cacao dentro, ma poi
rileggendo bene la scritta a casa vediamo che
sono "al gusto di" e non contengono nessuna
traccia di quella sostanza. Lo so che a molti
può apparire come banale, ma non hai idea di
quante persone caschino in questi trucchi
linguistici.


Ma queste stesse debolezze possono essere usate
anche in modo peggiore, per aizzare popoli l'uno
contro l'altro o per manipolare le
nostre scelte
politiche. Insomma, siamo immersi in una guerra
di manipolazione mentale, anche se non amo le metafore belliche in
questo caso rendono moltissimo l'idea...quindi
come sempre bando alle ciance e vediamo 
insieme queste "debolezze umane":



1) Mancanza di certezze: qualche tempo fa ti ho
parlato di come gli esseri umani non possano fare
a meno di dare un significato a tutto. E quando questo
 manca c'è lo costruiscono attorno, affidandosi ai pochi
indizi presenti. Soffriamo quando siamo in una situazione
ambigua, per questo ci attacchiamo al primo significato
disponibile, anche se potrebbe essere contro producente.

 Allo stesso
modo gran parte della sofferenza umana deriva da questo
tentativo di dare un significato alla realtà. Quando ti sentì
incerto, fai domande in modo da chiarire cosa sta accadendo
...è tieni sempre a mente i tuoi obiettivi di partenza. La
confusione e la mancanza di significato è alla base della
maggior parte delle tecniche di persuasione.


2) Tutto è semplice: la seconda debolezza è la tendenza a
credere che la realtà sia semplice e di un solo tipo. Esiste
solo un dio esistono solo due modi di comportarsi, bene e
male ecc. La suddivisione del mondo in sottoparti il famoso
dividi et impera. Tutti i cattivoni della storia hanno usato
questo trucchetto, puntando il dito contro qualcuno e
 aizzando guerre centenarie. In questo concetto rientrano
 tutte le panacee, la ricerca della medicina che cura tutti i
mali o della tecnica assoluta ecc.


3) bisogno di controllo: credere di controllare se stessi e avere il controllo sugli altri è un errore che può avere anche 
effetti gravi. Nonostante questo l'uomo tende naturalmente 
al controllo del proprio ambiente e questo può essere un 
punto debole ...come nelle pubblicità di alcuni corsi che 
dicono cose del tipo....ottieni il pieno controllo di tuo 
pensieri e delle tue emozioni...ovviamente assurdità che 
però vendono...


...perché danno l'illusione di controllo, che è qualcosa che 
i truffatori lasciano a te, quando sei tu a decidere tutto alza 
le antenne, di solito quando ti propongono qualcosa nel
 contratto siete in due. Questo bisogno di controllo ci frena 
e ci fa prendere decisioni sbagliate, e questo i maghi della
truffa lo sanno;)


4) Ricerca di sensazioni piacevoli ed immediate: Questo 
ci porta a fare un bel po' di cavolate, dall'assumere droghe 
ed alcol al credere che una semplice visualizzazione dove 
ci sentiamo bene ci permetta di uscire dal nostro mindsetting. 
Lo sai come la penso su questo modello della PNL, il far 
sentire bene le persone non basta per cambiarle, a volte si, 
ma solo in rari casi. Sono moltissime le cose che ci danno 
buone sensazioni ma che possono rovinarci la vita, come 
il gioco d azzardo, il sesso compulsivo, e qualsiasi altro 
eccesso di qualcosa che ci piace, ma che a lungo andare 
può farci male...


... come stare tutto il giorno su Facebook o cose del genere. 
Insomma come dice il proverbio "il troppo stroppia".


5) Beni materiali come fonte di guadagno certo: è 
qualcosa di molto simile al secondo punto, dove si può 
arrivare a credere che giocare un gratta e vinci al giorno 
sia un buon investimento. Sappiamo tutti che con la 
promessa di facili guadagni immediati le persone
hanno perso ingenti capitali. Come la vendita della 
fontana di trevi.  Forse questo 
principio si potrebbe rinominare semplicemente  
come "avidità umana".


6) Amore: tutti hanno il desiderio di sentirsi amati e di 
amare a loro volta. Questo forse è una delle debolezze 
più grandi e allo stesso tempo un punto di forza. Ma chi 
ci truffa sa bene quanto sia importante questa variabile,
ancora meglio lo sanno quelli che fondano sette e club 
del genere. Sfruttando anche il principio di appartenenza.


7) Essere protagonisti: essere al centro dell attenzione 
è qualcosa che a moltissime persone piace. Una 
caratteristica dell ego che da anni sai utilizzare, se hai 
avuto qualche relazione nella tua vita e ti sei dovuto 
ingegnare per ottenerla, di certo hai dovuto far sentire 
importante l'altra persona e molto probabilmente l'altra 
persone ti ha fatto sentire molto importante. Questo senso 
di importanza è un po' una droga egoica. Oggi pur di 
finire su un giornale, alcune persone commettono omicidi
efferati, ed altre cose stupide


8) Essere valutati positivamente: se possediamo delle 
doti ci piace quando ce lo fanno notare. Anche quando 
queste sono del tutto sconosciute, come il famoso inganno 
di alcuni pranoterapeuti che, dopo ti dicono che possiedi 
una energia particolare e che se non la scarichi starai male,
 per cui devi fare un sacco di corsi per  controllarla. Tutti i 
sedicenti psichici conoscono questa tecnica di cold reading, 
dove si adula il soggetto esaltando e dapprima le doti 
intellettive e poi quelle intuitive, "vedo che lei possiede un 
potere che non utilizza pienamente...non sfrutta appieno le 
sue potenzialità"...e chi non lo fa? Mi viene da pensare:)?


Attenzione ai complimenti gratuiti, soprattutto se rivolti 
ad alcune abilità sconosciute...come l'intuizione e la
creatività.


9) Il modello del mondo: se qualcuno ci conosce e attraverso 
una serie di domande riesce a comprendere il tuo modello 
del mondo, in pratica come la pensi, questo potrebbe 
sfruttarlo a suo piacimento. Come il venditore che notando 
i colori della tua squadra del cuore nella tua auto, ti dice 
di essere anche lui tifoso. I truffatori sanno che il più grande 
errore che possano commettere è quello di andar contro le 
convinzioni altrui. Ci piace che ci dicano cose che noi stessi 
già pensiamo, in modo da poter dire,mmmm guarda questo è 
come me, e in quel momento possono manipolarti. 


È una sorta di ricalco guida, prima ti ricalcano per fare in
modo che tu abbassi le difese e dopo ti guidano, in un
modo o nell'altro a fare qualcosa.Per cui, se qualcuno fa troppo l'amicone
e ti "suona strano", fermati un secondo, potrebbe essere
una truffa che si basa su questa "debolezza umana". 
Se conosci la PNL, divertiti a farlo impazzire con
diversi cambi di voce, postura ed anche di
convinzione...


...tipo: "bhe anche io penso che quelli di sinistra non
capiscano una mazza"..."bhe guardi che forse ha capito
male, io sono di sinistra". Ecco con un giochino del
genere non solo puoi capire se sei davanti a qualcuno
che NON ti vuole dare contro, ma puoi intuire anche
che c'è un motivo per cui vuole evitare di andare
contro il tuo "modello del mondo". 


Qui Rampin ha fatto un'analisi dettagliata di quelle
debolezze su cui più spesso si fa leva. E questi
aspetti a loro volta fanno leva sulle emozioni 
negative: vergogna, paura, senso di colpa, ecc. Ma
non è detto che siano solo emozioni negative, come
molti pensano. Infatti adulando una persona si può
creare un bel clima di fiducia, amicizia ecc. ma
con lo scopo di "infinocchiarci".



Qualcuno ha mai usato queste leve su di te? fammi

sapere la tua esperienza e la tua opinione lasciando

un commento qui sotto.



A presto


GLI ARGOMENTI PER LA MANIPOLAZIONE MENTALE

Perché parlare delle psico-truffe? perché oggi
sono sempre più frequenti, anzi direi che oggi
sono la maggior parte degli inganni a cui si può
andare in contro. Con tutta l'informazione che
abbiamo a disposizione oggi è impossibile
vendere "la fontana di Trevi", ma di certo è
possibile far credere a milioni di italiani che
giocare al lotto sia un investimento.


Sono queste truffe quotidiane che mi interessano
e a cui credo che la maggior parte di noi non sia
preparata. Perché servono strumenti conoscitivi
precisi per farlo. Serve una forma mentis che la
scuola non ci da più, quel senso critico di cui
abbiamo parlato più volte. Lo stesso Rampin ha
scritto un bellissimo libretto su questo è lo ha
chiamato " al gusto di cioccolato"...


...si perché oggi compriamo delle merendine e
siamo convinti che sia del cacao dentro, ma poi
rileggendo bene la scritta a casa vediamo che
sono "al gusto di" e non contengono nessuna
traccia di quella sostanza. Lo so che a molti
può apparire come banale, ma non hai idea di
quante persone caschino in questi trucchi
linguistici.


Ma queste stesse debolezze possono essere usate
anche in modo peggiore, per aizzare popoli l'uno
contro l'altro o per manipolare le

Cosa abbiamo imparato?

Quante volte abbiamo ricevuto una vera e propria lezione di vita?
Ma soprattutto, in che modo ci è stata utile?

Ripensando agli anni passati, tutti ci siamo imbattuti in un’esperienza che ci ha cambiato, magari anche una semplice chiacchierata con un parente o un amico che ci ha trasmesso qualcosa di veramente importante, offrendoci così una grande possibilità di crescita.
Può essere stato un momento molto bello da vivere, come è anche possibile che la cosa non sia stata così piacevole al momento, un po’ come uno spintone fuori dalla nostra zona di comfort, un piccolo terremoto interno.
Ma in ogni caso, è la “lezione” che è rimasta con noi la cosa più importante.

Anche le esperienze che gli altri condividono con noi attraverso i loro racconti, hanno un potenziale grandissimo e spesso si trasformano in grandissimi insegnamenti. E da questo punto di vista, al giorno d’oggi internet può giocare un ruolo chiave: abbiamo infatti la possibilità di incontrare quotidianamente sulla rete, oltre alla solità “spazzatura”, anche tantissime storie di persone che possono essere esempi straordinari: personaggi come Alex Zanardi o Nick Vujicic.

Non li conosciamo direttamente, eppure possiamo leggere le loro storie o vederne la testimonianza su YouTube in qualsiasi momento e farne tesoro. E solitamente tendiamo a condividere in rete queste esperienze riconoscendone un immenso potere: quello di scuotere le nostre credenze, spingendoci a uscire dalla nostra zona di comfort e dando forti stimoli verso il cambiamento.
D’altra parte ogni opportunità di riflessione che ci stimoli a considerare i fatti da un altro punto di vista, cambiando la “nostra” prospettiva, dovrebbe essere sempre la benvenuta.

Le situazioni elencate sono tutte molto preziose, ma ce ne sono alcune che non hanno a che fare con gli insegnamenti che possiamo ricevere da altri, riguardano solo noi, la nostra vita e in particolare i nostri sbagli.

L’anno migliore di sempre – grazie a un processo di analisi dei nostri errori e dei nostri sbagli, che anziché tentare di cancellarli e allontanarli dalla nostra mente, tende a considerarli per quello che sono: una grandissima opportunità per capire dove e come abbiamo sbagliato.
Solo così è possibile “spremere” il succo da queste situazioni, rispondendo a una domanda senza prezzo: cosa ho imparato?

Tecnicamente, nella costruzione del nostro anno migliore di sempre, questa fase prende il nome di “definire lezioni utili”.

Essere in grado di valutare quanto accaduto nella nostra vita nell’anno precedente, è la chiave per affrontare i successivi 12 mesi da un altro punto di vista, proprio perché le nostre esperienze hanno sempre un grande potenziale da sfruttare a nostro favore.

Nei fatti, la nostra capacità di individuare e valutare le “lezioni utili” rappresenta il punto di svolta per definire le linee guida del nostro cambiamento: sarà grazie a quello che abbiamo imparato, che potremo costruire le linee guida per il nostro anno migliore di sempre. Ecco perché esperienze apparentemente negative (da dimenticare), possono diventare delle vere lezioni di vita, le nostre “lezioni utili”.

Per costruire l’anno migliore della nostra vita, dobbiamo acquisire confidenza proprio con quello che vorremmo dimenticare dell’ultimo anno, spesso perché frutto di un nostro sbaglio. Proviamo a spremere fuori il meglio da quella situazione per portarci a casa una preziosa lezione che altrimenti andrebbe sicuramente persa. Chiediamoci sempre “Cosa abbiamo imparato?”


Comunque sia andato il tuo ultimo anno, fai in modo che il prossimo possa essere il tuo anno migliore di sempre!

Cosa abbiamo imparato?

Quante volte abbiamo ricevuto una vera e propria lezione di vita?
Ma soprattutto, in che modo ci è stata utile?

Ripensando agli anni passati, tutti ci siamo imbattuti in un’esperienza che ci ha cambiato, magari anche una semplice chiacchierata con un parente o un amico che ci ha trasmesso qualcosa di veramente importante, offrendoci così una grande possibilità di crescita.
Può essere stato un momento molto bello da vivere, come è anche possibile che la cosa non sia stata così piacevole al momento, un po’ come uno spintone fuori dalla nostra zona di comfort, un piccolo terremoto interno.
Ma in ogni caso, è la “lezione” che è rimasta con noi la cosa più importante.

Anche le esperienze che gli altri condividono con noi attraverso i loro racconti, hanno un potenziale grandissimo e spesso si trasformano in grandissimi insegnamenti. E da questo punto di vista, al giorno d’oggi internet può giocare un ruolo chiave: abbiamo infatti la possibilità di incontrare quotidianamente sulla rete, oltre alla solità “spazzatura”, anche tantissime storie di persone che possono essere esempi straordinari: personaggi come Alex Zanardi o Nick Vujicic.

Non li conosciamo direttamente, eppure possiamo leggere le loro storie o vederne la testimonianza su YouTube in qualsiasi momento e farne tesoro. E solitamente tendiamo a condividere in rete queste esperienze riconoscendone un immenso potere: quello di scuotere le nostre credenze, spingendoci a uscire dalla nostra zona di comfort e dando forti stimoli verso il cambiamento.
D’altra parte ogni opportunità di riflessione che ci stimoli a considerare i fatti da un altro punto di vista, cambiando la “nostra” prospettiva, dovrebbe essere sempre la benvenuta.

Le situazioni elencate sono tutte molto preziose, ma ce ne sono alcune che non hanno a che fare con gli insegnamenti che possiamo ricevere da altri, riguardano solo noi, la nostra vita e in particolare i nostri sbagli.

L’anno migliore di sempre – grazie a un processo di analisi dei nostri errori e dei nostri sbagli, che anziché tentare di cancellarli e allontanarli dalla nostra mente, tende a considerarli per quello che sono: una grandissima opportunità per capire dove e come abbiamo sbagliato.
Solo così è possibile “spremere” il succo da queste situazioni, rispondendo a una domanda senza prezzo: cosa ho imparato?

Tecnicamente, nella costruzione del nostro anno migliore di sempre, questa fase prende il nome di “definire lezioni utili”.

Essere in grado di valutare quanto accaduto nella nostra vita nell’anno precedente, è la chiave per affrontare i successivi 12 mesi da un altro punto di vista, proprio perché le nostre esperienze hanno sempre un grande potenziale da sfruttare a nostro favore.

Nei fatti, la nostra capacità di individuare e valutare le “lezioni utili” rappresenta il punto di svolta per definire le linee guida del nostro cambiamento: sarà grazie a quello che abbiamo imparato, che potremo costruire le linee guida per il nostro anno migliore di sempre. Ecco perché esperienze apparentemente negative (da dimenticare), possono diventare delle vere lezioni di vita, le nostre “lezioni utili”.

Per costruire l’anno migliore della nostra vita, dobbiamo acquisire confidenza proprio con quello che vorremmo dimenticare dell’ultimo anno, spesso perché frutto di un nostro sbaglio. Proviamo a spremere fuori il meglio da quella situazione per portarci a casa una preziosa lezione che altrimenti andrebbe sicuramente persa. Chiediamoci sempre “Cosa abbiamo imparato?”


Comunque sia andato il tuo ultimo anno, fai in modo che il prossimo possa essere il tuo anno migliore di sempre!

lunedì 22 aprile 2013

CONQUISTARE UN UOMO

"Conquistare un uomo: come comunicare con lui in modo efficace e seduttivo"

Quando si tratta di conquistare un uomo o di sedurlo e di affascinarlo, come bisogna comportarsi esattamente? Come è possibile comunicare efficacemente?

Perché, diciamoci la verità, ci sono un sacco di indicazioni che sembrano contraddirsi, del tipo: “Apriti a lui, mostra e rivela i tuoi sentimenti, sii spontanea” e, poi, del tipo: “Non insistere, non continuare a cercarlo, non toglierli il fiato”. Come si fa a comunicare efficacemente, allora?

Ricevo in effetti molte mail di lettrici che alla fin fine si chiedono: forse sto sbagliando? Gli ho detto quello che provo per lui e lui si è diventato freddo e distaccato. Ho commesso un errore? Ma come faccio a stare con lui senza dirgli quanto tengo al nostro rapporto?

Beh, la risposta a questi dubbi – come a molti altri – è nella parola magica “equilibrio”. La capacità di avere e di mantenere equilibrio – in ogni area della tua vita – è la via maestra alla felicità.

Lo spiego bene nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi”.

E il raggiungimento dell’equilibrio è il primo obiettivo dei percorsi di coaching personale che faccio con i miei clienti.

“Va bene. Tutto chiaro.” penserai tu, “E nella pratica, Ilaria, come funziona?”

Oggi ci buttiamo di getto nella pratica e chiariamo che cosa significa “comunicare efficacemente”. Ti voglio dare indicazioni davvero molto tecniche per comunicare con un uomo in modo produttivo e divertente.

Intanto: prendi consapevolezza del modo di pensare e di sentire degli uomini in generale e in particolare di questi tre pilastri della psicologia maschile.

Comunicare efficacemente con un uomo: 3 pilastri

a. Non è vero che in un rapporto gli uomini vogliono fare “tutto loro”. In realtà gli uomini apprezzano le donne che sono così “creative” e “determinate” dal prendere talvolta l’iniziativa.

b. Gli uomini (tutti gli uomini, compresi il tuo capo, tuo fratello, il tuo edicolante, il tuo professore, tuo padre e tuo figlio) non sopportano le donne che sono “bisognose”. E troppe donne fanno confusione tra questo e il punto precedente: credono di prendere l’iniziativa e invece si stanno solo rivelando bisognose. Sai quando dimostri di essere bisognosa? Quando rovesci addosso a una persona – in questo caso a un uomo che ti piace o che sta con te – tutti i pensieri che ti passano per la testa. In gergo tecnico si tratta di far continuare con lui il tuo “dialogo interno” cioè quella vocina che tu, come tutti, hai nella tua testa e che continua a parlare: ebbene quando continui il tuo “dialogo interno” con lui – o con un’altra persona – ti dimostri bisognosa. Stacci attenta! Essere bisognosa non ti permette di comunicare efficacemente.

c. Sai che cos’è superattraente e affascinante per un uomo? Il senso di sicurezza e di certezza che trasemtti riguardo a quello che pensi e a quello che vuoi. Non importa che cosa pensi e che cosa dici: se lo dici con sicurezza lui lo trova molto attraente. Perché gli uomini, in genere, detestano avere dubbi e “domande aperte”.

Queste le premesse. E sono premesse importanti che è utile scrivere a caratteri di fuoco nella propria mente.

CONQUISTARE UN UOMO

"Conquistare un uomo: come comunicare con lui in modo efficace e seduttivo"

Quando si tratta di conquistare un uomo o di sedurlo e di affascinarlo, come bisogna comportarsi esattamente? Come è possibile comunicare efficacemente?

Perché, diciamoci la verità, ci sono un sacco di indicazioni che sembrano contraddirsi, del tipo: “Apriti a lui, mostra e rivela i tuoi sentimenti, sii spontanea” e, poi, del tipo: “Non insistere, non continuare a cercarlo, non toglierli il fiato”. Come si fa a comunicare efficacemente, allora?

Ricevo in effetti molte mail di lettrici che alla fin fine si chiedono: forse sto sbagliando? Gli ho detto quello che provo per lui e lui si è diventato freddo e distaccato. Ho commesso un errore? Ma come faccio a stare con lui senza dirgli quanto tengo al nostro rapporto?

Beh, la risposta a questi dubbi – come a molti altri – è nella parola magica “equilibrio”. La capacità di avere e di mantenere equilibrio – in ogni area della tua vita – è la via maestra alla felicità.

Lo spiego bene nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi”.

E il raggiungimento dell’equilibrio è il primo obiettivo dei percorsi di coaching personale che faccio con i miei clienti.

“Va bene. Tutto chiaro.” penserai tu, “E nella pratica, Ilaria, come funziona?”

Oggi ci buttiamo di getto nella pratica e chiariamo che cosa significa “comunicare efficacemente”. Ti voglio dare indicazioni davvero molto tecniche per comunicare con un uomo in modo produttivo e divertente.

Intanto: prendi consapevolezza del modo di pensare e di sentire degli uomini in generale e in particolare di questi tre pilastri della psicologia maschile.

Comunicare efficacemente con un uomo: 3 pilastri

a. Non è vero che in un rapporto gli uomini vogliono fare “tutto loro”. In realtà gli uomini apprezzano le donne che sono così “creative” e “determinate” dal prendere talvolta l’iniziativa.

b. Gli uomini (tutti gli uomini, compresi il tuo capo, tuo fratello, il tuo edicolante, il tuo professore, tuo padre e tuo figlio) non sopportano le donne che sono “bisognose”. E troppe donne fanno confusione tra questo e il punto precedente: credono di prendere l’iniziativa e invece si stanno solo rivelando bisognose. Sai quando dimostri di essere bisognosa? Quando rovesci addosso a una persona – in questo caso a un uomo che ti piace o che sta con te – tutti i pensieri che ti passano per la testa. In gergo tecnico si tratta di far continuare con lui il tuo “dialogo interno” cioè quella vocina che tu, come tutti, hai nella tua testa e che continua a parlare: ebbene quando continui il tuo “dialogo interno” con lui – o con un’altra persona – ti dimostri bisognosa. Stacci attenta! Essere bisognosa non ti permette di comunicare efficacemente.

c. Sai che cos’è superattraente e affascinante per un uomo? Il senso di sicurezza e di certezza che trasemtti riguardo a quello che pensi e a quello che vuoi. Non importa che cosa pensi e che cosa dici: se lo dici con sicurezza lui lo trova molto attraente. Perché gli uomini, in genere, detestano avere dubbi e “domande aperte”.

Queste le premesse. E sono premesse importanti che è utile scrivere a caratteri di fuoco nella propria mente.