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domenica 9 dicembre 2012

La prima neve

Ecco arrivare la prima neve mista a pioggia.

Ormai credo sia il terzo o quarto anno di fila, segno inequivocabile ormai che il clima è davvero diverso rispetto a quando ero piccolo.

Ma ricordo a tutti i miei gentili lettori, che il cambiamento è automatico, il miglioramento no!

E forse per me, gli inverni hanno un sapore diverso, a partire dall'inverno scorso.
Infatti una persone per me importante e di famiglia ci ha salutato ed io ne ho sofferto, mi ha posto davanti anche a grandi interrogativi come " cosa c'è dopo la morte?"

Xché siamo qui? Qual è la mia missione in questo posto?

È giusto porsi certe domande, nella misura in cui però uno non ne rimane troppo schiavo, nel senso che devi contemporaneamente continuare a guardare avanti, altrimenti rimani incastrato nel gioco del 'cane che si morde la coda'

Buona giornata a tutti


La prima neve

Ecco arrivare la prima neve mista a pioggia.

Ormai credo sia il terzo o quarto anno di fila, segno inequivocabile ormai che il clima è davvero diverso rispetto a quando ero piccolo.

Ma ricordo a tutti i miei gentili lettori, che il cambiamento è automatico, il miglioramento no!

E forse per me, gli inverni hanno un sapore diverso, a partire dall'inverno scorso.
Infatti una persone per me importante e di famiglia ci ha salutato ed io ne ho sofferto, mi ha posto davanti anche a grandi interrogativi come " cosa c'è dopo la morte?"

Xché siamo qui? Qual è la mia missione in questo posto?

È giusto porsi certe domande, nella misura in cui però uno non ne rimane troppo schiavo, nel senso che devi contemporaneamente continuare a guardare avanti, altrimenti rimani incastrato nel gioco del 'cane che si morde la coda'

Buona giornata a tutti


giovedì 6 dicembre 2012

A VINCERE SI DEVE ESSERE IN DUE

IL SUCCESSO è un GIOCO DI SQUADRA, recita così una delle mie frasi preferite.

Questo post mi è venuto in mente, a seguito di una trattativa commerciale che io insieme al mio team, abbiamo affrontato con i proprietari di un locale interessati ad ingaggiare un gruppo musicale (noi siamo un trio) per suonare ad un evento importante appunto dentro il loro locale.

Dopo i vari convenevoli comincia la trattativa vera e propria, giocata a suon di piccoli sgambetti e piccole astuzie propinate dai proprietari atti ad ottenere soltanto l'obiettivo loro : pagare il meno possibile!

Ma xché pagare il meno possibile? allora non chiamare proprio nessuno, cosi' almeno hai raggiunto il tuo obiettivo al meglio, non tiri fuori un centesimo!!!
Ma così ovviamente non hai nessuno che ti suona nel tuo bel locale!

E allora in una trattativa bisogna essere contenti entrambi! Una parte non puo' (e non è giusto che sia) prevaricare sull'altra controparte!
Morale della favola riusciamo a raggiungere un accordo ad una certa cifra quando, dopo carie chiaccherate, ci viene presentato un altro socio che arriva ed esordisce con : " vi siete accordati? a quanto?  .....>>trooooppooooooo!!!!

Praticamente voleva scendere ed abbasssare il prezzo x altri 50 € meno, della serie 50 euro fanno la differenza? della serie se sono troppi 300, non è che 250 ti cambiano, avrei capito se mi avesse fatto una contro offerta a 150, ma passare da 300 a 250 aveva l'unico obiettivo al socio in questione, di pavoneggiarsi verso l'altra sua socia del locale x poter dire poi in seguito

" hai visto? io vi ho fatto risparmiare ancora!"

questo genere di trattativa va bene nei mercati di rione dei paesi limitrofi di 50 anni fa!

questo modo di condurre una collaborazione cliente-fornitore non va più bene.
Non dimostri professionalità, no dimostri rispetto verso il lavoro degli altri, ti poni male, e la persona che hai di fronte non vi darà mai la loro fiducia. Ed al di là di una prestazione, se esci male da un rapporto umano, hai perso molto piu' di un cliente od un collaboratore.


A VINCERE SI DEVE ESSERE IN DUE

IL SUCCESSO è un GIOCO DI SQUADRA, recita così una delle mie frasi preferite.

Questo post mi è venuto in mente, a seguito di una trattativa commerciale che io insieme al mio team, abbiamo affrontato con i proprietari di un locale interessati ad ingaggiare un gruppo musicale (noi siamo un trio) per suonare ad un evento importante appunto dentro il loro locale.

Dopo i vari convenevoli comincia la trattativa vera e propria, giocata a suon di piccoli sgambetti e piccole astuzie propinate dai proprietari atti ad ottenere soltanto l'obiettivo loro : pagare il meno possibile!

Ma xché pagare il meno possibile? allora non chiamare proprio nessuno, cosi' almeno hai raggiunto il tuo obiettivo al meglio, non tiri fuori un centesimo!!!
Ma così ovviamente non hai nessuno che ti suona nel tuo bel locale!

E allora in una trattativa bisogna essere contenti entrambi! Una parte non puo' (e non è giusto che sia) prevaricare sull'altra controparte!
Morale della favola riusciamo a raggiungere un accordo ad una certa cifra quando, dopo carie chiaccherate, ci viene presentato un altro socio che arriva ed esordisce con : " vi siete accordati? a quanto?  .....>>trooooppooooooo!!!!

Praticamente voleva scendere ed abbasssare il prezzo x altri 50 € meno, della serie 50 euro fanno la differenza? della serie se sono troppi 300, non è che 250 ti cambiano, avrei capito se mi avesse fatto una contro offerta a 150, ma passare da 300 a 250 aveva l'unico obiettivo al socio in questione, di pavoneggiarsi verso l'altra sua socia del locale x poter dire poi in seguito

" hai visto? io vi ho fatto risparmiare ancora!"

questo genere di trattativa va bene nei mercati di rione dei paesi limitrofi di 50 anni fa!

questo modo di condurre una collaborazione cliente-fornitore non va più bene.
Non dimostri professionalità, no dimostri rispetto verso il lavoro degli altri, ti poni male, e la persona che hai di fronte non vi darà mai la loro fiducia. Ed al di là di una prestazione, se esci male da un rapporto umano, hai perso molto piu' di un cliente od un collaboratore.


lunedì 3 dicembre 2012

Il tempo passa...

...e non ti avverte!

Ascoltavo radio24 la radiotrasmissione 'destini incrociati', parlavano di Lucio Battisti, e ho pensato,

"Cavolo quanto tempo è passato"

Sembrava ieri che vidi la notizia al TG della sua morte, un flash mi è tornato nella mia mente:

io che vedevo al TG il giornalista che dava la notizia, credo fosse verso orario di pranzo.

Ed insieme a questo ricordo mi sono tornati in mente anche tutte le sensazioni, i sogni, le aspettative che avevo allora, ragazzo adolescente che ero.

È che se ci penso realizzò che quel ragazzo, quella persona, è ancora dentro di me, però è come se in questi anni io mi fossi dedicato ad altro, nel mio caso particolare è stato quello di uscire dalla mia personale crisi economica e professionale dettata anche dalla congiuntura economica del nostro paese.

La riflessione è che x me non è cambiato nulla, quelle emozioni e quel modo di essere è ancora in me, e allo stesso tempo il resto intorno a me è cambiato, adesso ho formato una famiglia, adesso le persone intorno a me sono cambiate, i luoghi, le realtà dei miei luoghi dove andavo in vacanza coi genitori è cambiato, i parenti sono cambiati, qualcuno nonmc'è più...

Questo non vuol dire che io sono rimasto immutato nel tempo, bisogna sempre crescere e migliorarsi, evolversi nel tempo, provare mille cose, vivere x davvero, xché che piaccia o no, il tempo che abbiamo a disposizione è limitato!

"Il cambiamento è automatico, il miglioramento no"

Il tempo passa...

...e non ti avverte!

Ascoltavo radio24 la radiotrasmissione 'destini incrociati', parlavano di Lucio Battisti, e ho pensato,

"Cavolo quanto tempo è passato"

Sembrava ieri che vidi la notizia al TG della sua morte, un flash mi è tornato nella mia mente:

io che vedevo al TG il giornalista che dava la notizia, credo fosse verso orario di pranzo.

Ed insieme a questo ricordo mi sono tornati in mente anche tutte le sensazioni, i sogni, le aspettative che avevo allora, ragazzo adolescente che ero.

È che se ci penso realizzò che quel ragazzo, quella persona, è ancora dentro di me, però è come se in questi anni io mi fossi dedicato ad altro, nel mio caso particolare è stato quello di uscire dalla mia personale crisi economica e professionale dettata anche dalla congiuntura economica del nostro paese.

La riflessione è che x me non è cambiato nulla, quelle emozioni e quel modo di essere è ancora in me, e allo stesso tempo il resto intorno a me è cambiato, adesso ho formato una famiglia, adesso le persone intorno a me sono cambiate, i luoghi, le realtà dei miei luoghi dove andavo in vacanza coi genitori è cambiato, i parenti sono cambiati, qualcuno nonmc'è più...

Questo non vuol dire che io sono rimasto immutato nel tempo, bisogna sempre crescere e migliorarsi, evolversi nel tempo, provare mille cose, vivere x davvero, xché che piaccia o no, il tempo che abbiamo a disposizione è limitato!

"Il cambiamento è automatico, il miglioramento no"