Ci sono organizzazioni con una forte cultura e una chiara identità,
e le persone che lavorano in esse spesso possono facilmente essere
identificate dal loro comportamento, dal linguaggio, dai valori e
addirittura dal loro abbigliamento.
Queste persone sono molto
simili tra loro. Sono dei cloni. Ci troviamo di fronte a molte copie
della stessa persona e ogni copia è generalmente identica al capo o a
qualche altro “eroe” carismatico dell’organizzazione. In questa
situazione se tu non assomigli al capo allora non puoi far parte della
squadra, oppure semplicemente vieni identificato come qualcuno che non è
la persona giusta per l’azienda. Ciò significa che c’è pochissima
varietà e flessibilità nell’organizzazione e che il processo di
selezione del personale prevede criteri molto stringenti sul tipo di
persona che serve all’azienda.
La cultura dell’organizzazione diventa in questo caso un “culto”.
Uno dei pericoli dello specificare valori e competenze in termini
molto stringenti è il fatto che in questo modo vengono selezionate
persone che sono molto simili tra loro. Viene ridotta la varietà e la
diversità all’interno dell’organizzazione. Gruppi di persone con schemi,
personalità e comportamenti simili restringono la flessibilità,
rinforzano lo status quo e così il cambiamento diviene più problematico.
Se vengono troppo specificati
i valori richiesti per appartenere all’organizzazione viene ristretta
la variabilità
dei comportamenti e dei pensieri che producono i risultati. I valori
influenzano
profondamente il comportamento. Quando lavoriamo come parte di un Team
i nostri
valori influiscono sul modo in cui ci relazioniamo agli altri e su ciò
che è importante nel processo del lavorare in Team. Gli indicatori di
comportamento che perciò stabiliamo sono influenzati da questi valori.
Chi fa il selezionatore deve avere consapevolezza dell’effetto che hanno i valori
e
le competenze sull’organizzazione, l’impatto sul sistema di valori. Selezionando
nuovo personale il sistema può venire ampliato, oppure ristretto, e ciò
dipende dai valori che vengono immessi all’interno attraverso l’individuo. Se
ha avuto luogo la “clonazione organizzativa” ci saranno meno soluzioni disponibili
per risolvere problemi e meno strategie creative prodotte dalle persone che
lavorano in azienda. Il sistema di pensiero dell’organizzazione diventa più
statico.
I selezionatori possono evitare il problema della clonazione incorporando nell’organizzazione
una varietà di valori e di competenze nel processo di selezione. Allentando
i criteri che stabiliscono cosa è richiesto per “essere la persona giusta”
per l’organizzazione è possibile estendere e promuovere la diversità
di valori e di comportamenti accettati. La lista delle competenze richieste
dovrebbe perciò essere abbastanza ampia per incorporare questa differenziazione.
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