Ciao,
prendersi una pausa, fare un
passeggiata in mezzo al
verde, fare un sonnellino,
rilassarsi...sono tutte cose
che hanno un comun
denominatore: migliorano la
nostra capacità di problem
solving. In questi anni ti
ho mostrato numerose
ricerche e scoperte su quello
che chiamiamo "inconscio"
e su come, "lasciandogli
il tempo di funzionare"
questo sia davvero in grado
di svolgere delle attività di
pensiero al di fuori della
nostra consapevolezza.
Intuitivamente non ci vuole
un genio a capire che dentro
di noi esiste qualcosa che
regola la moltitudine di azioni
e reazioni fisiologiche.
Mentre leggi queste parole il tuo
cervello sta regolando la
respirazione, il tuo battito
cardiaco ed altre centomila
cose di cui non sei cosciente.
Ma la vera scoperta, resa
nota da Freud, e che questo
funzionamento inconscio vale
anche per i pensieri e non
solo per il funzionamento
anatomo fisiologico. cioè per
tutta quella parte che in anatomia prende il nome di
sistema nervoso autonomo.
Da quando la scienza ha
iniziato a scoprire metodologie
nuove per "guardare
dentro il cervello"
si è andati alla ricerca di
questo meccanismo inconscio.
Merito delle neuroscienze è
stato quello, nella gran parte
dei casi, di osservare il
funzionamento cognitivo senza
rifarsi ad una teoria di
riferimento. Certo, una volta che
si hanno dei dati ognuno può
utilizzarli per "tirare acqua
al proprio mulino"...ad
esempio gli psicoanalisti cercheranno
le loro conferme sul
l'inconscio freudiano, e allo stesso
modo faranno gli altri.
In un recente ci si è
serviti delle
osservazioni su questo fenomeno per indagarlo
attraverso
la risonanza magnetica. Il metodo sperimentale era
un
classico: ad alcuni soggetti veniva chiesto di risolvere
dei
compiti complessi, ad un gruppo veniva chiesto di
farlo nel
problema. Mentre ad un altro gruppo veniva chiesto
di fare
una pausa che li distraesse prima di terminare il compito...e
poi c'era un gruppo di controllo a cui veniva chiesto di fare si
la pausa ma di continuare a pensare al problema da risolvere.
...come sai quando non porti a
termine un certo compito è
come se lasciassi un programma
del computer aperto che
continua a funzionare. Ed è proprio
questo che hanno scoperto i
ricercatori, confermando le
numerose ipotesi a riguardo.
L'esperimento come molti
altri ha dimostrato che fare
una piccola pausa permette
alle idee di riorganizzarsi
e di risolvere un problema,
anche molto complesso, senza
pensarci consciamente.
può aiutare la memoria e non solo.
A differenza di altri
esperimenti, in questi, si è visto che
se durante la prima parte
del problem solving la persona
attivava una certa area
(presumibilmente quelle legata
alla risoluzione di quello
specifico compito) durante la
pausa questa non cessava di
funzionare...ma invece
continuava un lavoro di
sottofondo. Quel lavoro che da
anni consideriamo il lavorio
della mente inconscia. La
corrispondenza è stata
questa...
...osservando questa
attività che perdura anche nella pausa,
ma non solo anche se
durante la pausa si fa fare altro (cosa
tipica di questo
genere di studi) quella zona del cervello
continua a
lavorare...ma potrebbe essere altro? Secondo i
ricercatori
no, si tratta davvero della attività inconscia,
perché
più quell'area iniziale restava attiva (durante la
distrazione) e più i soggetti riuscivano a risolvere il
problema a
livello inconscio efficemente.
Questa osservazione indica
che l'attività osservata è
molto provabilmetnte quella
che, in modo silenzioso,
risolve il problema anche
quando non ci pensiamo in
modo consapevole. Questa è
stata chiamata dai
ricercatori "attivazione
neuronale inconscia", i quali
hanno scoperto con
meraviglia non solo la velocità
di esecuzione, ma anche la
grande quantità di
cervello che rimane attivata
anche durante la
distrazione...
...dati osservativo che che
potrebbe spiegare il perché
si ritiene ormai da tempo
che l'inconscio sia una parte
saggia ed intelligente, pur
con tutti i suoi difetti di
construzione ;)) quindi
"avere fiducia in questa parte"
come continuava a ripetere
Milton Erickson è, per la
scienza, sempre meno una
metafora. I ricercatori
concludono le loro
osservazioni affermando che...
...se ci si trova bloccati
durante la risoluzione di un
probelema è bene distrarsi
e confidare nella capacità
della mente inconscia di
risolvere i problemi. E
concludo queste ipotesi
sulla mente inconscia ancora
con Erickson per
sottolineare quanto egli sia riuscito
a precorrere una quantità
enorme di osservazioni che
oggi sono state convalidate
dalla scienza. E di certo
fra le più importanti c'è
la fiducia in questa parte di
te, e la sua cosiddetta
"ipnosi moderna" si basa
proprio sulla fiducia...
...la fiducia che questa
parte sappia più cose di quante
tu pensi di saperne, e che
un simile "problem solving"
avvenga
costantemente...dobbiamo solo nutrirlo di
cose buone ed avere fiducia
in lui, proprio come ci
dovremmo fidare del nostro
partner;)
Nessun commento:
Posta un commento
lascia qui il tuo commento e le tue domande: