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lunedì 20 maggio 2013

PROBLEMI DI CORAGGIO? AUMENTALO COSI'!






Ciao,

vorresti essere più coraggioso/a? Ma che cosa
significa davvero "avere più coraggio"? Se
conosci la PNL forse starai pensando che il
coraggio è una nominalizzazione che deve
essere ritrasformata in verbo: "fare qualcosa
da te ritenuto coraggioso". Il che implica che
ci sia una certa dose di "timore" affinché si
possa considerare un'azione coraggiosa.

Nella PNL spesso si punta a trasformare una
certa sensazione A in una B con
un semplice togliere o aggiungere. È il classico
caso del cambiamento delle sottomodalità e
del collasso delle ancore per "aggiungere ad
esempio curiosità" (come risorsa uguale e
contraria) al timore, fino a quando non provi
una forte attrazione per qualcosa che prima
respingevi


Questo intervento validissimo non è per niente
facile da fare da soli, ed immagino che mentre
leggi queste parole tu sia da solo e non abbia
accanto un trainer di PNL;) oltretutto questo
modo di procedere è utile per eventi specifici
e serve altro lavoro per generalizzarlo ad altri
contesti...


...per questo ho scelto un tipo di esercizio a-
specifico per allenarti, attraverso un semplice
principio (vecchio come il cucco;)) quello di
addestrati a sopportare l'ambiguità della 
realtà che ti circonda. A vivere diversamente
l'ignoto e ciò che ancora non conosci. Per
farlo NON devi prepararti in modo specifico
ma allenare un tuo mind set.


Questo mind set potentissimo può essere affinato
giorno per giorno attraverso la meditazione.
"Ahah ti aspettavi che ti dicessi di lanciarti con il
paracadute?" e invece ti chiedo di sederti
comodamente e di chiudere gli occhi:)


Immagina di essere sdraiato/a su un prato o dove
ti pare all'aperto, con gli amici. Ad un tratto
qualcuno inizia a vedere qualche forma strana
nelle nuvole, ti è mai capitato? Sicuramente e 
altrettanto certamente ti sarai reso conto che
ognuno vede forme diverse. Secondo la

psicologia "ognuno proietta i propri pensieri
in quelle forme ambigue"...


...è proprio su questo che si basano i famosi
"test proiettivi" (come le macchie di Roshrarch).
Noi siamo costantemente intenti a dare un
significato agli stimoli ambigui e nel farlo ci
proiettiamo noi stessi, con le nostre attese e
le nostre convinzioni sul mondo, le nostre
mappe direbbe un piennellista...


...e sono proprio queste proiezioni a renderci
schiavi dell'indecisione e quindi del timore...
non si tratta di semplici convinzioni ma di ciò
che è alle spalle delle convinzioni, questo
meccanismo proiettivo di identificazione
con i nostri pensieri che possiamo "sabotare
in modo produttivo attraverso la mindfulness".


Anche l'aspetto cognitivo è importante ma
secondo la mia personale esperienza resta
zoppo senza una pratica di cambiamento
interiore costante. Soprattutto quando si
parla di un fenomeno così complesso come
il "coraggio" qualsiasi cosa significhi per te,
nel tuo mondo. E adesso come al solito bando
alle ciance ed iniziamo con la pratica...


...ecco alcuni consigli che possono aiutarti
a "diventare più coraggioso":


1) Medita: il primo consiglio è quello di trovare
una buona "pratica di meditazione".
Perché ti permette di gestire la cosa più limitante
per le persone "poco coraggiose"...le emozioni,
più avanti approfondiremo questo concetto.


2) Decisioni: inizia a renderti conto che ogni tua
giornata è costellata da tantissime decisioni,
piccole e a volte grandi. Allenati ad utilizzare
di più il verbo decidere, sia quando parli a te
stesso e sia quando parli con gli altri. Ed
agisci decidendo, partendo da quelle più
piccole in modo da essere "più preparato"
per quelle grandi.


3) Desensibilizza: In passato abbiamo svolto
moltissimi esercizi di densensibilizzazione, ovvero 
sii distaccato dalla cosa che temi.


4) "Come Se": quando devi fare qualcosa che
richiede il tuo coraggio, fai finta di avere già quel
coraggio, comportati come se avessi già quel
coraggio. La ricerca in psicologia ha provato che
comportarsi "come se" può dare ottimi risultati
per migliorare il tuo atteggiamento mentale nei
confronti del "coraggio e di come affrontarlo".


Ricordo che quando
ero piccolo e non volevo andare a scuola fingevo
di essere ammalato e alcune volte, fingevo e
fingevo tanto che alla fine mi ammalavo sul serio.
Ti è mai capitato? Nel tempo ho scoperto essere
un'esperienza comune. Fortunatamente questo
principio funziona anche in positivo:)


I suggerimenti sono terminati ma prima di lasciarti
voglio mostrati una cosa che ho battezzato "il
paradosso della zona di comfort". Alcuni credono
che se la loro "bolla confortevole" riuscisse ad
espandersi a sufficienza non avranno più timore
di nulla. Ecco le cose non stanno proprio così,
in realtà ogni volta che ci troviamo di fronte al
"nuovo" rimettiamo in discussione i confini della
nostra Zona Di Conmfort.




Parlando di "Zona di Comfort"  non si
può non citare Roberto Re...guarda il video
leggermente diverso ma in sostanza si dice
la stessa cosa.







Anche qui tutte cose utili a rendere più elastica
la tua zona di comfort con Piccole
cose che puoi iniziare a mettere in pratica da
subito, tenendo a mente che il primo esercizio è
di grandissimo rilievo per me.


La cosa migliore da fare
è  iniziare ad assumere quel mindset, che
abbiamo esplorato approfonditamente con tutti
gli esercizi di meditazione e di disidentificazione
ti permetta di gestire ogni situazione stressante
momento per momento...sfida dopo sfida...
giorno dopo giorno.


La meditazione ti permette di fare quel passaggio
oggi sempre più utile, facendoci entrare in uno
stato "non giudicante", puoi apprendere con un
po' di pratica a giudicare sempre meno te stesso
e in questo modo dare sempre meno peso anche
ai giudizi degli altri. Ed è facile intuire che la
maggior parte del coraggio va spesa nelle
relazioni sociali ;)


Meditazione e Zona di Comfort sono due concetti
che messi assieme creano un classico paradosso:
da un lato si chiede di "non fare nulla per avere
un cambiamento" mentre dall'altro si chiede di
agire per cambiare. Evita di preoccuparti tutta
la vita è un paradosso, anzi di solito le cose
che funzionano nella psicologia hanno spesso
qualcosa in comune con il paradosso ;)



"forse la paura è
fra gli  elementi della nostra psicologia individuale 
il più  bistrattato, come se dovesse essere eliminata [...]
 ma in realtà, se noi analizziamo il suo contrario il 
coraggio, il coraggio non è altro che la paura vinta. 
Si nasce con la paura, si diventa coraggiosi, in virtù 
della nostra capacità, di utilizzare la paura e farci 
andare oltre i nostri limiti" ...molto carino :)


Nardone ribadisce il suo concetto di "paura" come
di una "insegnante" e che il coraggio non è altro che
la "paura vinta".



Bene, siamo arrivati alla fine e ti ringrazio per
essere arrivato fino a qua:) se il post ti è
piaciuto, trova il coraggio di cliccare su mi
piace...

A presto

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