Translate

mercoledì 9 ottobre 2013

CINQUE ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE

Come comunichi, ogni giorno?
“Con ogni comportamento”, può essere una risposta.
Paul Watzlawick e il gruppo di ricerca dell’MRI hanno studiato a lungo la comunicazione, la sua influenza sulle persone e gli effetti che ha sul comportamento. Dai loro studi, partiti oltre cinquant’anni fa, si sono avviate innumerevoli ricerche e formulazioni, alcune molto valide, altre meno. Quello che è emerso è che la comunicazione è un campo di notevole interesse.

Come potrebbe non esserlo, d’altronde?
Comunichi tutti i giorni, con chiunque, consapevolmente e non, per raggiungere obiettivi, descrivere, suscitare emozioni, stabilire relazioni. Con la comunicazione crei realtà e a volte delle vere e proprie trappole – fino ad arrivare alla psicopatologia. È uno strumento che influenza le tue interazioni con amici, partner, colleghi, sconosciuti, capace di determinarne l’andamento positivo o negativo.

Se dall’MRI in poi lo studio della comunicazione ha visto un’accelerazione esponenziale, da allora ci rimangono basi solide e ancora valide. Come i cinque assiomi della comunicazione umana, che vediamo di seguito.

Il primo assioma ci insegna che non si può non comunicare. Qualunque comportamento comunica qualcosa e, visto che è impossibile avere un non-comportamento, la non-comunicazione è altrettanto impossibile. Qualunque cosa fai o dici, qualunque scelta (dai vestiti alla macchina, da ciò che leggi allo sport che pratichi – o che non pratichi) comunica qualcosa agli altri e a te stesso.

Il secondo assioma chiarisce che all’interno di ogni comunicazione vanno distinti due livelli. Il primo è il livello del contenuto, che dice che cosa stai comunicando. Il secondo è il livello della relazione, che dice che tipo di relazione vuoi instaurare con quella comunicazione. Per fare un esempio molto semplicistico ma pratico, la frase “Chiudi la porta” esprime un contenuto (la richiesta di chiudere la porta) e può essere detta con tono pacato o aggressivo, stabilendo due tipi di relazioni diverse con l’interlocutore.

Il terzo assioma spiega che il modo di interpretare una comunicazione dipende da come viene punteggiata la sequenza delle comunicazioni fatte. Per esempio, di fronte a un uomo che si chiude in se stesso e alla moglie che lo brontola, il primo potrebbe dire che si chiude perché la moglie lo brontola, e la seconda potrebbe ribattere che lei brontola perché lui si chiude. A seconda della “punteggiatura” usata cambia il significato dato alla comunicazione e alla relazione.

Il quarto assioma differenzia due tipi di comunicazione: quella analogica e quella numerica (o digitale). La comunicazione analogica si basa sulla somiglianza (analogia) tra la comunicazione e l’oggetto della comunicazione: rientra in essa tutta la comunicazione non verbale e l’uso di immagini. La comunicazione numerica riguarda invece l’uso delle parole, e in generale di segni arbitrari organizzati da una sintassi logica, cioè di segni usati convenzionalmente per designare qualcosa.

Il quinto e ultimo assioma della comunicazione umana spiega che tutte le interazioni tra comunicanti possono essere di due tipi: simmetriche o complementari. Si ha un’interazione simmetrica quando gli interlocutori, rispetto a quella comunicazione, si considerano di pari livello, sullo stesso piano. L’interazione complementare si ha invece quando gli interlocutori non si considerano sullo stesso piano, bensì risulta evidente da quella comunicazione che uno dei due ha una posizione superiore (one-up) e l’altro subordinata (one-down).

Da questi assiomi, volutamente semplificati e sintetizzati per questo articolo, parte uno studio complesso e approfondito dei processi comunicativi, delle loro sfaccettature, degli errori tipici e di conflitti, disturbi e psicopatologie create a partire da rigide ridondanze degli errori stessi.
Lo studio della comunicazione è un campo interessante, soprattutto per chi vuole migliorare il rapporto con se stesso e con l’altro, su piani personali, relazionali, professionali, ecc., con l’obiettivo di diventare più consapevole delle proprie comunicazioni ed esperto nel loro utilizzo.

Nessun commento:

Posta un commento

lascia qui il tuo commento e le tue domande: